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Vienna (in tedesco Wien, in austro-bavarese Wean, in sloveno Dunaj) è la capitale federale e allo stesso tempo uno dei nove stati federati dell'Austria, completamente circondato dalla Bassa Austria.

La città di Vienna è sede di importanti organizzazioni internazionali tra le quali: OPEC, AIEA e ONU.
Il centro storico della città è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Vienna è nota per avere ospitato molti tra i maggiori compositori del 18° e 19° secolo: Antonio Vivaldi, Niccolò Paganini, Christoph Willibald Gluck, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Joseph Haydn, Antonio Salieri, Ludwig van Beethoven, Gioachino Rossini, Franz Schubert, gli Strauss, Johannes Brahms, Franz Liszt, Gustav Mahler, Arnold Schonberg e altri ancora.

Vienna è anche un centro industriale con principalmente industrie elettroniche, tessili, agroalimentari, siderurgiche, chimiche e di meccanica di precisione. Per quattro anni consecutivi (2009-2012) la rivista Mercer ha classificato Vienna al primo posto nella sua classifica delle 100 città con la miglior qualità della vita. Nel 2014 Vienna è ritornata al primo posto.

La città ha vari esempi d'architettura barocca e può essere indicata come culla dello stile Jugendstil. Per oltre la metà del territorio è occupata da spazi verdi: parchi, giardini e boschi, che diventano luoghi di svago e di aggregazione sociale.
Dopo le gravissime distruzioni subite durante la seconda guerra mondiale, il suo patrimonio edilizio e monumentale è stato degnamente ricostruito e potenziato.

La città di Vienna, situata nel Nord-Est dell'Austria, dista 40 km dal confine con la Slovacchia e circa 50 km da Bratislava (capitale della medesima nazione). La città è composta da 23 distretti (in tedesco "Bezirke") e il centro della città è il primo distretto. Gli altri distretti si susseguono a spirale intorno al primo distretto con numero crescente.
La periferia cittadina è pianeggiante e industrializzata a sud, collinare e verdeggiante a nord ai piedi della Selva Viennese (Wienerwald). L'anello (Ring) che circonda il centro storico ?oggi giorno una strada di raccordo che ricalca le scomparse antiche mura della città 
La Ringstrasse è uno dei più raffinati e monumentali viali europei, dove si affacciano prestigiosi palazzi e splendidi edifici storici, capolavoro di urbanistica e architettura. Un secondo anello intorno al centro storico, chiamato generalmente la "cintura" (Gurtel) è oggi la strada a più intenso traffico di tutta la città ed ospita anche una linea sopraelevata (U6) della metropolitana che la percorre in buona parte, dal Westbahnhof (stazione ferroviaria ovest) fino al Danubio a nord. La città è attraversata nella sua parte orientale dal Danubio, mentre un piccolo canale artificiale (il Donaukanal) lambisce il centro storico a est.
Vienna include un'isola del Danubio creata artificialmente per proteggerla da eventuali inondazioni. L'isola, sistemata a parco, viene utilizzata dagli abitanti per praticare sport o rilassarsi sotto il sole, inoltre una volta all'anno (verso la fine di giugno) vi si festeggia per 3 giorni consecutivi il Donauinselfest (festa dell'isola del Danubio).

Vienna ha un clima continentale mediamente mite. L'inverno è comunque lungo e rigido con frequenti nevicate, soprattutto a gennaio. L'estate è abbastanza calda con alcuni giorni più freschi causati da piogge che vengono dal nord-ovest dell'Europa. La media annuale delle precipitazioni è comunque bassa, pari a circa 700 mm. La temperatura media annuale è di 10,4 °C nel centro della città e 9,8 °C nei dintorni. Tuttavia vi sono differenze climatiche all'interno della stessa zona urbana. I distretti occidentali, per esempio, risentono dell'influsso oceanico: qui arrivano le piogge causate dagli umidi venti marittimi, che per quasi metà dell'anno provengono da ovest. A sud e ad est, invece, il clima è continentale e si hanno temperature più estreme (molto elevate d'estate e rigide d'inverno).


Nel luogo occupato dall'odierna citt? i romani fondarono attorno al 100 d.C. un campo militare che venne chiamato Vindobona, a protezione della vicina citt?di Carnuntum. Successivamente vi si stabilirono anche civili. Ancora oggi ? possibile vedere le vecchie mura erette tra il 100 e il 500 d.C., l'odierna Vienna presenta al suo centro stradine che rispecchiano all'incirca l'antica struttura. Data la posizione molto esposta verso est, Vindobona fu presto oggetto di conquista dei vari popoli che cercavano di penetrare in Europa centrale, tra i quali i Longobardi, gli Avari e gli Slavi.

La citt?riottenne la sua posizione di primo piano nella zona dopo che Carlo Magno la inglob?nella Marca Orientale (Ostmark), tuttavia essa dovette ancora difendersi dalle invasioni – questa volta degli ungheresi – finch?nel 955 Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero, non scacci?questi definitivamente ricostituendo la Marca e donando Vienna nel 976 alla dinastia dei Babenberg, conferendo a Leopoldo I di Babenberg il titolo di margravio. La dinastia d?a Vienna il ruolo primario che le spetta nella regione, dovendo tuttavia continuare a contrastare le pressioni ungheresi, fino al 1246 quando con Federico II di Babenberg termin?la dinastia e cominci?il cosiddetto Interregnum, durante il quale si succedettero governanti boemi fino a che nel 1278 Rodolfo d'Asburgo sconfisse Ottocaro stabilendo sull'Austria e su Vienna il dominio asburgico, che proseguir?fino al 1918.

Inizialmente osteggiata dalla popolazione (nel 1288 fu soffocata una sollevazione contro i governanti), la dominazione asburgica diede a Vienna il ruolo privilegiato di capitale dell'Impero quando nel 1438 Alberto II d'Asburgo trasfer?qui la sede del potere. Sotto Massimiliano I la citt?conobbe una grande fioritura artistica e culturale (nel 1365 fu fondata l'Universit? mentre l'Impero sotto il suo governo e quello del nipote Carlo V giunse alla sua massima estensione.

Nel 1533 la sede del potere venne spostata nell'edificio della Hofburg, il tradizionale palazzo imperiale di Vienna. Non cessarono tuttavia per Vienna le invasioni straniere: dal 1485 al 1493 la citt?fu sotto la dominazione di Mattia Corvino, re degli ungheresi, scacciato dalla citt?da Massimiliano, e nei primi anni del Cinquecento inizi?a farsi temere la minaccia turca. Vienna fu per tutto il XVI secolo funestata dalle guerre di religione, divisa tra il protestantesimo (circa l'80% sotto Massimiliano II, di fatto protestante) e il cattolicesimo, uscito vincente dopo le persecuzioni dei successivi sovrani e la Controriforma. Gli scontri tra le due religioni provocarono lo scoppio nell'Impero e in tutta Europa della Guerra dei Trent'Anni, durante la quale la citt?fu devastata dalla peste (circa 30.000 morti) e dagli assedi stranieri.

Vienna rifior?in tutto il suo splendore dopo la definitiva sconfitta dei turchi, che nel 1683 sotto Kara Mustafa erano giunti alle porte della capitale imperiale minacciando l'intero mondo cristiano. Il principe Eugenio di Savoia li batt?ripetutamente, salvando la citt?che nel tardo Seicento e nei primi del Settecento conobbe un grande risveglio urbanistico: sotto Carlo VI fu costruita la Karlskirche, i sontuosi palazzi del Belvedere, le residenze dei nobili intorno all'Hofburg. Nel 1738 vi fu firmata la Pace di Vienna, con la quale le potenze belligeranti (Francia da una parte, Impero Austriaco dall'altra, ed i rispettivi alleati) posero fine alla Guerra di successione polacca. Nel 1740 sal?al trono austriaco Maria Teresa d'Austria, prima imperatrice dopo che con la Prammatica sanzione Carlo VI aveva permesso la successione in linea femminile. Maria Teresa, che govern?per quarant'anni, spost?la residenza imperiale nel palazzo di Sch?brunn da lei fatto costruire alla periferia di Vienna, contribuendo a rendere la citt?una capitale artistica di primo piano favorendo la musica (sotto il suo regno inizi?a brillare l'astro di Mozart). Il successore di Maria Teresa, Giuseppe II, liberale e riformatore, dovette scontrarsi con l'aristocrazia conservatrice e la Chiesa nel suo processo di rinnovamento politico, noto come giuseppinismo. Il cosiddetto Codice penale giuseppino modernizz?la legislazione austriaca secondo i principi dell'Illuminismo, ma la sua linea antireligiosa port?addirittura papa Pio VI a Vienna nel 1782 per tentare di bloccare le riforme, dopo che l'anno precedente l'imperatore aveva emanato l'Editto di Tolleranza che metteva fine ai contrasti tra cattolici, protestanti, ebrei e ortodossi. Vicino al popolo, Giuseppe II apr?ai cittadini i parchi riservati agli aristocratici del Prater e dell'Augarten.


Negli ultimi anni del Settecento e nel primo decennio dell'Ottocento Vienna e l'Austria dovettero subire gli effetti devastanti delle guerre napoleoniche. Nel 1806 Francesco II fu costretto dall'imperatore dei francesi a cedere il titolo di sovrano del Sacro Romano Impero, eliminando cos?definitivamente l'antica istituzione che risaliva a Carlo Magno, mentre il sovrano assunse il titolo di Francesco I, imperatore d'Austria. Ripetutamente battuta da Napoleone, l'Austria dovette subire la sua occupazione: Bonaparte nel 1809 s'install?a Sch?brunn sposando la figlia di Francesco I, Maria Luisa. L'abile diplomazia del principe Metternich port?tuttavia l'Austria ad aderire nel 1813 alla coalizione contro la Francia che port?alla disfatta di Napoleone e alla fine del suo dominio. Proprio a Vienna sotto la regia di Metternich si tenne il Congresso che sanc?la nuova divisione dell'Europa post-napoleonica. I sovrani europei si trattennero nella capitale austriaca per circa un anno, rendendola in pratica il centro del mondo occidentale. S'imposero in questo periodo – detto periodo Biedermeier – la sinfonie di Schubert e i valzer di Strau? ma la bella vita aristocratica non dur?a lungo poich?nel 1848 i moti rivoluzionari borghesi e liberali portarono la definitiva caduta del regime reazionario di Metternich – che fugg?in esilio – e di Ferdinando I, che abdic?in favore del nipote Francesco Giuseppe, appena diciottenne.


Francesco Giuseppe govern?per 68 anni. A Vienna il sovrano oper?una rivoluzione urbanistica, demolendo le mura gi?in parte distrutte da Napoleone ed edificando al loro posto la monumentale Ringstra?, il viale che circonda la citt?ad anello ed ancora oggi arteria principale della citt? Qui nel 1879 si tenne una grandiosa parata per celebrare le nozze d'argento dell'imperatore con la moglie Elisabetta (la famosa Sissi).

Hundertwasserhaus, l'eclettico complesso residenziale dell'architetto austriaco Friedensreich Hundertwasser
Nella capitale s'imposero le musiche di Brahms e Johann Strauss II, mentre nel 1869 venne inaugurata l'Opera di Vienna. Nei primi del Novecento la citt?fu scossa da nuovi fermenti artistici: la Secessione viennese di artisti quali Gustav Klimt e Koloman Moser, lo Jugendstil architettonico che port? all'edificazione di molti edifici in tale stile, mentre la grande Vienna concludeva il suo ciclo storico con la morte di Francesco Giuseppe nel 1916, la disfatta della Prima guerra mondiale e la conseguente scomparsa dell'Impero, dopo l'abdicazione del beato Carlo I e la proclamazione della Repubblica nel 1918. L'influenza spagnola mise in ginocchio la capitale del nuovo Stato, ridotto a una piccolissima porzione dell'antico dominio, portando a fermenti rivoluzionari socialisti per tutto il decennio 1920 e buona parte degli anni trenta. Tuttavia il lungo periodo di governo socialdemocratico (1919-1934), pi? noto col nome di Vienna rossa port?nella citt?grandi innovazioni dal punto di vista sociale e sanitario. Questa stagione positiva s'interruppe bruscamente con la salita al potere dei nazisti nel 1934. L'anno prima infatti, nel 1933 il cancelliere della repubblica Engelbert Dollfu?aveva sciolto il Parlamento proclamando con una risposta reazionaria ai socialisti un regime di stampo fascista. Questo tuttavia non dur?a lungo: le successive rivolte di sinistra fecero infatti vacillare il governo, che venne colpito al cuore dagli invasori nazisti che tentarono un colpo di Stato uccidendo Dollfu?ma fallendo il tentativo di conquista dell'Austria a causa dell'opposizione di Mussolini, che preventivamente aveva armato il fronte italo-austriaco. Il successore di Dollfu? Kurt Schuschnigg, non riusc?a impedire la pressione di Hitler, che nel 1938 penetr?nel paese dopo che Arthur Sey?Inquart – successore del dimissionario Schuschnigg – apr?le frontiere portando all'Anschluss con la Germania. Soltanto il Messico protest?presso la Societ?delle Nazioni per l'avvenuta annessione, motivo per il quale la citt?di Vienna ha denominato Mexikoplatz la piazza antistante la chiesa di S. Francesco d'Assisi. Dopo aver drammaticamente condiviso il destino del terzo Reich, l'Austria fu occupata dagli Alleati e Vienna venne divisa tra i vincitori della guerra fino al 1955.
Il rapido ritorno della democrazia, sancito anche dall'installazione nella citt? delle sedi delle principali organizzazioni internazionali, permise a Vienna e all'Austria un rapido risveglio economico e politico. Nel 1995 il Paese ha aderito all'Unione europea e oggi Vienna ?una delle capitali pi?visitate dal turismo internazionale.
L'alta qualit?della vita di questa citt??testimoniato dal fatto che in un'indagine dell'Economist Vienna ?risultata seconda assoluta[2] a livello mondiale (preceduta da Vancouver in Canada) nella classifica delle citt?pi? vivibili del mondo e prima assoluta[3] sulla qualit?di vita secondo la societ? di consulenza newyorkese Mercer.

Le maggiori architetture sacre di Vienna sono:
Duomo di Santo Stefano (Stephansdom), Chiesa di San Ruprecht (Ruprechtskirche), Chiesa di San Carlo Borromeo (Karlskirche), Santa Maria sulla Riva (Maria am Gestade), Chiesa dei Minoriti (Minoritenkirche – Italienische National Kirche Maria Schnee), detta anche degli Italiani
Chiesa di San Pietro (Peterskirche), Chiesa di Santa Maria Rotonda o Dominikanerkirche (Chiesa dei Domenicani), Chiesa dei Nove Cori angelici (Am Hof), Chiesa dei Maltesi (Malteserkirche), Chiesa dei Cappuccini (Kapuzinerkirche – con al suo interno la Kapuzinergruft, luogo di sepoltura della dinastia asburgica), Chiesa Votiva (Votivkirche), Jesuitenkirche (Chiesa dei gesuiti), Augustinerkirche, nella quale ?custodito il monumento funebre a Maria Cristina d'Austria del Canova, Basilica Maria Treu (in lingua tedesca Piaristenkirche Maria Treu), chiesa barocca nell'antico quartiere di Josefstadt, in Jodok-Fink-Platz, officiata dai Padri scolopi; ha la dignit?di basilica minore
Mechitaristenkirche, chiesa armena dell'ordine Mechitarista. La Mechitaristenkirche si trova sulla Neustiftgasse, N?4. Nel 1773 una parte dei padri Mechitaristi, che si erano separati dalla comunit?di San Lazzaro (Venezia). Con il tempo, il Monastero Mechitarista di Vienna, parallelamente a quello di San Lazzaro a Venezia, si afferma quale centro i grande rilievo e punto di riferimento della cultura armena nel mondo. Il monastero ospita raccolte numismatiche (10.000 monete armene e 20.000 extra-armene); ceramiche artistiche caucasiche, argenterie sacre appartenenti alla Chiesa autocefala armena. La Pinacoteca raccoglie tele di pittori armeni (tra i quali quelli della famiglie di Naghash e Ayvazovski); ?presente anche un'importantissima biblioteca formata da manoscritti armeni (antichi e preziosi), andando a formare una delle pi?grandi collezioni del mondo; tra le opere antiche e moderne la biblioteca della Mechitaristenkirche conta pi?di 170.000 libri, inoltre conserva giornali e periodici armeni. Dal 1889 il Monastero di Vienna, inoltre, ?sede di una distilleria nota per il famoso Mekhitharine (liquore alle erbe), si dice che la ricetta originale sia stata portata dallo stesso Mechitar in persona.
Michaelerkirche, chiesa di San Michele, sulla Michaelerplatz, nel 1? distretto di Vienna, nel centro della citt? Risale all'inizio del XIII secolo
Schottenkirche chiesa degli scozzesi (sec. XII-XV) ripreso e rifatto in varie epoche
Stadttempel (Vienna): costruita nel 1824-26 ?l'unica sinagoga superstite tra le 93 esistenti a Vienna e distrutte durante l'Olocausto


Architetture storiche pi?rappresentative di Vienna: Castello di Sch?brunn (Schloss Sch?brunn), Hofburg Belvedere, Palazzo d'Inverno del Principe Eugenio, Palazzo Pallavicini (o Palazzo Fries) sulla Josephsplatz, Rathaus, Parlamento di Vienna, Palazzo Ferstel, Palazzo Liechtenstein 1687-1711; sei stanze conservano gli stucchi di Pietro Antonio Garove, Vecchio Municipio Altes Rathaus, Palazzo dell'antica Cancelleria boema Bohmische Hofkanzlei 1708-1714 realizzato da J.B. Fischer von Erlach. Elegante facciata anteriore e posteriore. Oggi ?sede della Corte Costituzionale Austriaca. Palazzo Trautson (del 1712 ?oggi sede del Ministero della Giustizia), Palazzo Auersperg (del 1706)
Palazzo Schwarzenberg (del 1704. ?adibito in parte ad albergo ed in parte ad abitazione privata), Theseustempel (1819-22).

Principali architetture moderne di Vienna: Majolikahaus capolavoro di Otto Wagner con bella decorazione floreale, ?terreichische Postsparkasse (di Otto Wagner), UNO-City, Donauturm (Torre televisiva), Millennium Tower, Karl Marx-Hof, il pi?grande edificio abitativo al mondo, Hundertwasserhaus (dall'architetto e artista Friedensreich Hundertwasser), Inceneritore di Spittelau (disegnato da Friedensreich Hundertwasser), Gasometer (appartamenti e centro commerciale in un vecchio deposito di gas), SCS (in periferia il pi?grande centro commerciale d'Europa), Monumento alle vittime ebraiche austriache della Shoah, Pasticcerie e caff?storici[modifica | modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Caffetteria viennese.

Aree verdi principale presenti a Vienna: Parco divertimenti del Prater, Zoo di Lainz, Parco cittadino con il fiume Wien (Stadtpark), Volksgarten (nell'Hofburg), Parco Oberlaa, T?kenschanzpark, Parco del castello di P?zleinsdorf, Kahlenberg, Leopoldsberg.
Wienerwald (Bosco viennese): a ovest della citt??ricco di bellezze paesistiche e monumenti d'arte. 1250 km quadrati di boschi, vigneti e villaggi che offrono al visitatore la gioia di apprezzare le bellezza della natura incontaminata. I suoi prati si estendono a perdita d'occhio con fiori di stecco, frassinelle, campanule, gigli martagoni, tra sentieri ben tracciati dove la gente passeggia o fa jogging. Vi si trovano parecchie abbazie e castelli, ricchi di storia. La Helenental ?una delle valli pi?romantiche e luogo prediletto dagli innamorati. Per una sosta si possono scegliere le locande (Gasthaus) a conduzione familiare; se ne trovano anche di particolarmente eleganti e romantiche. Il bosco viennese ?stato anche il luogo che ha ispirato scrittori e musicisti di fama mondiale e intramontabile come Beethoven, Schubert e Johann Strauss. Donauinsel (Isola sul Danubio), Augarten, Parco nazionale Donau-Auen, Burggarten (all'Hofburg), Parco del Castello di Schonbrunn.

Maggiori musei viennesi: Museo del tesoro imperiale "Schatzkammer". Raccoglie il tesoro sacro e profano degli Asburgo, Albertina (Museo di arte grafica e mostre temporanee), Galleria Austriaca del Belvedere (?terreichische Galerie Belvedere), Kunsthaus (Mostra permanente di Friedensreich Hundertwasser e mostre temporanee), Museo anatomico-patologico, Museo di Storia dell'Arte (Kunsthistorisches Museum),
Museo di Storia Naturale (Naturhistorisches Museum), Museo Liechtenstein, Museo austriaco delle arti applicate, Palazzo della Secessione
Galleria dell'Accademia delle belle arti, Quartiere dei Musei, che comprende: Museo di architettura, Museo Leopoldo, MUMOK, Museo arte moderna e contemporanea, ZOOM, Museo dei bambini, Sigmund Freud Museum, Museo storico dell'esercito dell'Impero Asburgico Heeresgeschichtliches Museum (Arsenale 1849-55), Biblioteca Nazionale (Biblioteca di Corte 1723-1737).

Principale centro culturale dell'Austria, la citt?ospita teatri tra i pi? prestigiosi d'Europa. Di seguito ?riportato un elenco dei principali teatri di Vienna: Staatsoper (Opera statale), Volksoper (Opera popolare), Burgtheater (Teatro della corte imperiale), Volkstheater (Teatro popolare), Theater in der Josefstadt (Teatro nella Josefstadt), Theater an der Wien (Teatro alla riva del fiume Wien), Konzerthaus
Musikverein, Etablissement Ronacher.

Biblioteca Nazionale Austriaca. Costruito su progetti dei Fischer von Erlach, padre e figlio, tra il 1723 e 1737, ?un edificio in stile barocco fatto erigere per volont?dell'Imperatore Carlo VI (nonno della futura regina di Francia Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena). Il sontuoso Salone di Gala (Prunksaal) percorre tutto l'edificio con una cupola centrale magnificamente affrescata da Daniel Gran nel 1730; ?rivestita da scaffalature in legno e vi si trovano statue di personaggi della storia austriaca e membri del casato degli Asburgo. Nei 45 chilometri di scaffalature, la biblioteca accoglie oltre un milione e settecentomila volumi di inestimabile valore, oltre ad antichi manoscritti, papiri, opere teatrali, volumi di musica, ritratti, globi e carte geografiche

Universit?di Vienna, Universit?tecnica di Vienna, Accademia di belle arti di Vienna e Universit?per la musica e le arti interpretative di Vienna.
La cucina viennese
La capitale austriaca non ha grandi tradizioni culinari ma vi si possono trovare piatti gustosi di chiara derivazione della cucina boema, ungherese, italiana ed ebraica. Nei men?di Vienna si trova il Tafelspitz, un pezzo di manzo bollito nel brodo, che di norma viene servito con salsa di erba cipollina, patate arrosto, mela o cren; il Gulasch, specialit?ungherese, che consiste in uno stufato di carne cotta con lardo, farina, cipolle, carote, patate e paprica; la Wiener Schnitzel, una cotoletta di vitello impanata e fritta; la Frittatensuppe, una frittata tagliata a striscioline e servita in una tazza di brodo caldo; il Kaiserschmarren, una frittata dolce sminuzzata e condita con composta di frutta, inventata, secondo la leggenda, dall'imperatore Francesco Giuseppe. Altri dessert conosciuti sono inoltre: l'Apfelstrudel, il Powidltascherl, fagottino di pasta di patate ripieno di mousse alle prugne e il Topfenstrudel, fatto con uno strato sottilissimo di pasta da strudel ripiena di quark (una specie di ricotta) e uvetta; il dolce pi?famoso ?invece la Sachertorte, torta di cioccolato con marmellata di albicocche. Si hanno poi la Rindsuppe (zuppa di carne di manzo), i Grie?ockerl (gnocchetti di semolino), le Palatschinken (cr?e), il Beuschel (piatto a base di cuore e polmoni), ed i Kn?el (gnocchi di pane), il Backhendl (galletto arrosto impanato), i Buchteln (dolci di pasta lievitata), i Fisolen (fagiolini), il Kukuruz (mais), il Liptauer (formaggio cremoso preparato con paprica, burro, erbe aromatiche e cipolle).


Il municipio durante la Viennale 2005
Quando nel 1951, sei anni dopo la guerra, vennero istituite nell'ufficio Cultura della citt?le Wiener Festwochen (Settimane festive di Vienna) si pensava semplicemente a una "volont?austriaca di autoaffermazione". Si voleva dimostrare che l'ex citt?imperiale provata dalla guerra voleva e soprattutto era in grado di ritrovare immediatamente la sua fama di grande metropoli d'arte. Oggi gli appassionati faticano a orientarsi nella variegata offerta di spettacoli. Si hanno cos?manifestazioni che riguardano ogni campo dalle feste di quartiere nel leggendario Karl Marx-Hof fino a variopinte rappresentazioni quali l'Internationales Musikfest, che viene allestita ogni anno a turno dal Musikverein o dalla Konzerthaus.
Nella seconda met?di gennaio gli appassionati di musica antica si possono recare nella Konzerthaus per il festival Resonanzen e parallelamente si svolgono anche molte feste e balli, pi?di 200, in occasione del carnevale. Apice della collettiva "orgia di walzer" ?l'Opernball, ogni anno l'ultimo gioved?di febbraio presso la Staatsoper. A met?giugno si svolgono poi due feste: la Regenbogenparade con pubblico gay e bisessuale, e la Love Parade con le sue lunghe file di carri e oltre 200.000 partecipanti. All'inizio di giugno c'?il Life Ball, a favore della lotta contro l'AIDS. Il Donauinselfest (Festa sull'isola del Danubio) si svolge alla fine di giugno con star della musica, del cabaret e dello sport che si esibiscono su una dozzina di palchi ed ?arricchito dall'offerta di specialit?culinarie. Alla fine di settembre la citt?allestisce il palco open-air per l'Hallamasch, un festival multiculturale.
Il Jazzfest, che si svolge alla Staatsoper e in diversi club della citt?a luglio, riunisce star del jazz da tutta l'Austria. In primavera si hanno poi il festival di musica classica OsterKlang e, poco pi?tardi, nella Konzerthaus, il Fr?lingsfestival (Festival di primavera). Per i fan della musica elettronica ci sono la H?g?ge a marzo e la Wien modern in ottobre-novembre. Sempre a novembre si svolgono a Vienna la Kunst-und-Antiquit?enmesse (Fiera dell'arte e dell'antiquariato) e nel Museum f? Angewandte Kunst (Museo d'arte applicata) la fiera di arte contemporanea, la Kunst Wien. Infine a dicembre per 3 settimane si celebra la Mozartfest.

Persone legate a Vienna:
Jacob Adam, incisore; Alfred Adler, psichiatra, psicoanalista, psicologo e psicoterapeuta, fondatore della psicologia psicodinamica; Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, arciduchessa d'Austria e regina consorte di Francia e Navarra;
Marko Arnautovic, calciatore; Jean Amery, scrittore; Giuseppe Arcimboldo, pittore; Vicki Baum, scrittrice; Edith Hahn Beer scrittrice; Ludwig van Beethoven, compositore; Andreas Bitesnich, fotografo e musicista; Ludwig Boltzmann, fisico; Christoph Waltz, attore vincitore dell'Oscar al miglior attore non protagonista (2010 e 2013); Sergej Eduardovic Bortkevic, compositore e pianista russo, che vi visse e qui fu sepolto;
Heinrich Joseph von Collin, poeta e drammaturgo; Ernest Dichter, psicologo; Famiglia Nikolussi Moz Keller, potente famiglia nobile di Vienna (ora Nicolussi Moz Chelle); Rudolf Dreikurs, psichiatra; Paul Ehrenfest, fisico e matematico; Franz Exner, criminologo; Elisabetta di Baviera, imperatrice d'Austria; Bernd Fasching, pittore e scultore; Francesco Giuseppe I d'Asburgo, Imperatore d'Austria e Re d'Ungheria; Gustav von Franck, scrittore, editore e pittore; Viktor Frankl, neurologo, psichiatra e filosofo austriaco, uno fra i fondatori dell'analisi esistenziale e della logoterapia; Sigmund FREUD, neurologo e psicoanalista; Gisa Geert, coreografa ed attrice; Johann Nepomuk Geiger, pittore ed illustratore;Friedrich von Hayek, economista, Premio Nobel per l'economia 1974; Gottfried Helnwein, pittore e fotografo; Johann Lucas von Hildebrandt, architetto; Crystal Klein, attrice pornografica; Gustav KLIMT, pittore; Johann Krankl, detto Hans, allenatore di calcio, ex calciatore, di ruolo centravanti; Leopold Anton Kozeluch, compositore; Ernst Kurth, musicologo; Robert Lach, musicologo; Hedy Lamarr, attrice e scienziata; Fritz Lang, regista; Thomas Lang, batterista; Joseph Lanner, compositore e direttore d'orchestra; Niki Lauda, ex pilota di Formula 1; Georg Immanuel Nagel, disc jockey e scrittore; Ernst Lert, musicista; Maria Teresa d'Asburgo, arciduchessa regnante d'Austria; Karl Menger, matematico; Pietro Metastasio, abate, poeta e drammaturgo italiano; Mnozil Brass, settetto di ottoni, gruppo musicale e teatrale comico; Wolfgang Amadeus Mozart, compositore e musicista; Wolfgang Paalen, pittore, scultore e teorico dell'arte; Wolfgang Pauli, fisico; Karl Popper, filosofo ed epistemologo; Herbert Prohaska, allenatore di calcio ed ex calciatore, di ruolo centrocampista; Willy Puchner, artista, fotografo, disegnatore e autore; Patricia Rhomberg, attrice pornografica; Franz Rosei, disegnatore e scultore; Antonio Salieri, compositore italiano; Karl Schaden, architetto; Egon Schiele, pittore; Romy Schneider, attrice; Mona Seefried, attrice; Carl Robert Schindelmeyer, incisore; Erwin Schr?inger, fisico, matematico e filosofo; Karl Seitz, presidente della repubblica austriaca e borgomastro di Vienna; Heinz-Christian Strache, politico; Johann Strauss II, compositore e direttore d'orchestra; Johann Strauss (padre), compositore e direttore d'orchestra; Josef Strauss, compositore e direttore d'orchestra; Eduard Strauss, compositore e direttore d'orchestra; Franz von Supp? compositore; Bertha von Suttner, scrittrice e premio Nobel; Luigi Visintin, geografo e cartografo; Antonio Vivaldi, presbitero, compositore e violinista italiano; Otto Wagner, architetto; Ludwig Wittgenstein, filosofo e logico; Joe Zawinul, musicista; Carl Michael Ziehrer, compositore e direttore d'orchestra; Christoph Willibald Gluck, compositore; Fritz Kortner, attore, regista e sceneggiatore; Tamara Lees, attrice; Stefan Zweig, scrittore; Albert Ehrenstein (1886 – 1950), scrittore, poeta e critico letterario; Joseph Alois Gleich, (1772 - 1841), drammaturgo e letterato.



Vienna ha una grande rete di trasporti pubblici. Consiste nella metropolitana di superficie (Schnellbahn o S-Bahn), gestita dalle ferrovie austriache (?B), dalla linea locale Wien-Baden (in tedesco Wiener Lokalbahn o Badner Bahn) e dalle rete delle linee cittadine (Wiener Linien), composte dalla metropolitana (U-Bahn), da tram e da linee di autobus.
I trasporti pubblici viennesi trasportano circa 750 milioni di passeggeri all'anno. La rete metropolitana della citt??tuttora in fase di ampliamento e ha sostituito il tracciato della linea metropolitana di Otto Wagner, autore anche di tutti i fabbricati delle fermate. La metropolitana percorre la citt? rapidamente arrivando fino in prossimit?delle colline della Selva Viennese a nord e ad ovest. Le linee (attualmente U1, U2, U3, U4, U6) nel week-end sono in servizio 24 ore su 24, dal 2010. Per quanto riguarda la S-Bahn, essa garantisce soprattutto il trasporto dei pendolari in centro; in particolare permette di raggiungere le zone degli Heuriger, le zone mete di gite nel nord ovest di Vienna e del Wienerwald a sud. L'orario di servizio inizia dalle 4:30 del mattino e termina tra le 21 e le 24.
Il tram, tuttavia, continua a essere il mezzo pi?usato, in quanto gode di un gran numero di collegamenti nella citt? Il suo orario di servizio va in media dalle 5- 5 e 30 fino alle 23/24. Le corse dei bus di linea sono di gran lunga pi?differenziate; a volte terminano molto prima dell'orario prestabilito; anche nei fine settimana e nei giorni festivi possono avere orari diversi da quelli dei giorni feriali. I bus in servizio notturno passano a intervalli di 30 minuti dalla mezzanotte sino all'inizio dei servizi diurni. Per le corse notturne valgono gli stessi biglietti e abbonamenti validi per quelle diurne. Il prezzo di una corsa semplice ?di €2, che si riduce a €1 per corse brevi (es. 2 fermate di metropolitana o di S-Bahn). Vi sono sconti per bambini, scolari, studenti e anziani. Infine per quanto concerne gli spostamenti con il taxi aree di sosta si trovano vicino a molti grandi incroci, a molte stazioni e a luoghi di interesse turistico. Il prezzo della corsa parte da una tariffa base di 2 euro a cui si aggiungono un supplemento radiotaxi e una combinazione di tariffa a tempo e a chilometraggio. 10 minuti costano in media sui 10-12 euro. Per un taxi chiamato via radio si paga un supplemento di 2 €. Corse fuori citt?vengono calcolate in base a tariffe speciali.
Molto estesa ?la rete di piste ciclabili e l'impiego di biciclette per gli spostamenti in citt?



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